Il progetto
Metamorfosi
"Metamorfosi" è un progetto della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti in collaborazione con il Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria e l'Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli.
Il progetto è realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo, Fondazione Peppino Vismara, Fondazione della Comunità di Monza e Brianza Onlus, Fondazione Alberto e Franca Riva e Fondazione Santo Versace.
Di fronte alla tragedia che vede il Mar Mediterraneo come il più grande cimitero d’Europa, e di fronte al dramma a cui stiamo assistendo quotidianamente di milioni di persone in fuga dalla fame e dalla guerra, la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti ha voluto pensare ad un progetto culturale e di conoscenza a cui ha dato il nome di “Metamorfosi”, per comunicare, soprattutto alle nuove generazioni, questo dramma contemporaneo.
La proposta di porre lo sguardo su questi temi avviene attraverso non solo una metafora ma, appunto, una vera e propria “metamorfosi”: quella del legno delle barche dei migranti, trasportate dal molo Favarolo di Lampedusa al carcere di Opera, e trasformate dalle persone detenute in strumenti musicali e oggetti di carattere sacro, affinché tutti possano conoscere una realtà, quella dei migranti, che viene spesso rimossa, guardata con indifferenza o affrontata e raccontata in modo ideologico.
“Metamorfosi” perché questa mutazione del legno cambia anche chi la realizza, cioè le persone detenute assunte dalla nostra Cooperativa, e avvia un reale percorso di riscatto.
Il progetto risponde al bisogno di comunicare una cultura dell’accoglienza e della dignità umana attraverso l’arte. Gli strumenti musicali sono creati nel carcere di Opera, nel carcere di Secondigliano a Napoli e nel carcere di Monza.
Nel carcere di Rebibbia, invece, vengono costruite croci e rosari in collaborazione con persone rifugiate che lavorano in un locale messo a disposizione dalla Fabbrica della Basilica di San Pietro.
A coordinare il lavoro delle persone detenute per la costruzione dell’Orchestra del Mare sono esperti liutai: a Milano e a Monza Enrico Allorto e Carlo Chiesa con la sua equipe; a Napoli Vincenzo Romano.
Il progetto dell’Orchestra del Mare rappresenta il punto di arrivo di un lungo percorso all’interno del mondo carcerario, iniziato nel 2012 con la creazione del Laboratorio di Liuteria e Falegnameria nella Casa di Reclusione Milano-Opera.
Proprio in questo laboratorio è stato realizzato, nel 2021, il primo “Violino del Mare”.
Realizzato con le barche dei migranti di Lampedusa, ha ispirato il maestro Nicola Piovani nella scrittura di “Canto del legno”, una composizione eseguita per la prima volta, il 4 febbraio 2022, davanti al Santo Padre.
L'Orchestra del Mare
L’Orchestra del Mare è composta da strumenti ad arco: violini, viole, violoncelli e contrabbassi, e da strumenti tipici della tradizione mediterranea, come chitarre, mandolini, mandole, mandoloncelli. Non è un’orchestra stabile ma è un “progetto di adesione”: gli strumenti vengono dati in prestito e suonati da differenti orchestre italiane e straniere che condividono i valori che il progetto porta con sé.
L’Orchestra del Mare cerca di dare voce, attraverso la musica e al di là di qualsiasi divisione politica, religiosa e sociale, il dramma di chi ogni giorno fugge dal proprio Paese a causa di guerre, miseria e persecuzioni.
Un progetto, inoltre, che pone al centro l’importanza cruciale dell’articolo 27 della Costituzione Italiana rispetto al tema della detenzione e della necessità che “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”.
L’esordio dell’Orchestra del Mare
L’esordio dell’Orchestra del Mare è stato al Teatro alla Scala di Milano il 12 febbraio 2024.
Hanno partecipato al concerto, suonando gli “strumenti del mare”, i solisti Mario Brunello, Giovanni Sollima, Sergej Krylov, insieme ai musicisti dell’Accademia dell’Annunciata. La scenografia è stata realizzata da Mimmo Paladino, mentre lo scrittore Paolo Rumiz ha scritto per l’occasione un testo inedito: “La memoria del legno”, che ha introdotto il concerto.
Un viaggio che continua
Dopo la serata alla Scala, il progetto “Metamorfosi” ha ricevuto il premio “Human Rights Orchestra”, il 23 maggio al Teatro KKL di Lucerna.
Il 9 luglio 2024, il Maestro Riccardo Muti ha diretto lo “Stabat Mater” di Giovanni Sollima, a Lampedusa, con gli “strumenti del mare”.
Quelle barche, che erano state trasportate da Lampedusa nel carcere di Opera per essere trasformate, sono tornate sull’isola come “Orchestra del Mare” con l’intenzione di comunicare, attraverso la musica, una cultura che ponesse al centro la dignità umana.
Il prossimo luglio 2025, sarà organizzato un concerto nel carcere di Sing Sing a New York. Una persona detenuta di questo carcere, che suona il violoncello, ha infatti saputo del progetto e ha scritto delle musiche per l’Orchestra del Mare. Il concerto, realizzato insieme all’associazione locale Musicambia, porrà al centro il dramma di tutti i migranti: da coloro che giungono a Lampedusa da tanti Paesi africani, a coloro che arrivano a Trieste fuggendo dalla Siria, a coloro che cercano di attraversare il Muro che separa il Messico dagli Stati Uniti.
Il progetto “Metamorfosi” ha ricevuto la Medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e l’Ambrogino d’oro dal Comune di Milano.
I rosari del mare
In collaborazione con la FSV, la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti ha creato in sinergia con la Fabbrica della Basilica di San Pietro, un laboratorio dove donne rifugiate assemblano i “rosari del mare”, interamente composti con il legno delle barche dei migranti.
Le croci dei rosari vengono costruite nelle carceri di Monza e di Rebibbia, mentre con le chiglie delle barche vengono tratti i grani per i rosari.
Il primo “rosario del mare” è stato donato a Papa Francesco.
I “rosari del mare” portano con loro la storia di un’umanità che ogni giorno fugge e cerca la speranza.
IL dono degli strumenti agli artisti
Alcuni strumenti vengono donati ad artisti di fama nazionale e internazionale affinché questi artisti possano testimoniare, attraverso la loro voce e la loro musica, il dramma contemporaneo dei migranti e la necessità di rendere sempre più concreto e realizzato l’articolo 27 della Costituzione italiana.
La prima “chitarra del mare” costruita nel carcere di Secondigliano, è stata donata al cantautore Sting che, anche grazie al sostegno della Fondazione con il Sud, ha dedicato un concerto all’interno dell’Istituto penitenziario alle persone detenute e agli agenti della polizia penitenziaria.
Una seconda “chitarra del mare” è stata donata al cantautore Roberto Vecchioni, mentre una chitarra elettrica sarà donata entro il mese di gennaio 2025 a Vasco Rossi.
Anche alcuni strumenti realizzati nel carcere di Opera vengono donati a musicisti e compositori come Giovanni Sollima, per il quale le persone detenute hanno costruito un violoncello.
Giovanni Sollima scriverà, ispirandosi al “violoncello del mare” ricevuto in dono, e al progetto “Metamorfosi”, una composizione originale che sarà eseguita da tutta l’”Orchestra del Mare”.
il percorso immersivo per gli studenti
“Metamorfosi” è un progetto anche di conoscenza.
Il percorso proposto alle scuole e alle Università si svolge nella Casa di Reclusione Milano-Opera, dove tre barconi sono stati posti all'interno del carcere formando quella che è stata chiamata la "Piazza del Silenzio". All'interno di questa piazza situata al centro del Carcere, i giovani possono partecipare ad una visita guidata, con la testimonianza di persone rifugiate che hanno vissuto personalmente il viaggio su quelle barche e si sono inserite in Italia sia a livello abitativo sia a livello lavorativo.
Questo confronto con le persone rifugiate e con le persone detenute permette ai giovani di superare pregiudizi e preconcetti, conoscendo personalmente e in modo diretto l'umanità che esiste in cacere e il dramma contemporaneo che vivono ogni giorno le persone migranti.
Questa esperienza potrà essere replicata, a partire dal 2024, anche nelle altre quattro carceri in collaborazione con le scuole e le Università locali.
Protocollo d’intesa tra la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti e il Museo del Violino di Cremona
È stato condiviso tra la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti e il Museo del Violino di Cremona, un protocollo di intesa nel quale uno dei violini prodotti nel carcere di Opera, è entrato nella collezione permanente del Museo del Violino e viene utilizzato presso l’Auditorium del Museo, soprattutto per momenti di natura didattica rivolti alle scuole. In queste occasioni, non solo “il Violino del Mare” viene suonato ma viene anche raccontata la sua storia attraverso il racconto delle guide e le immagini che ne testimoniano la storia.
➡ "Pope blesses violins made by Milan prisoners out of migrant boats" (The Times)
➡ "Progetto Metamorfosi: dal legno dei barconi a strumenti musicali in segno di speranza" (Aise)
➡ "Presos de Milán convierten barcazas de migrantes en violines" (La Jornada)
➡ "Pope blesses violin made from Mediterranean migrant boat" (Arab News)
➡ "Podcast: Radiogiornale Italiano ore 14.00 26.02.2022" (Vatican News)
➡ "Lampedusa, barche dei migranti diventano strumenti musicali" (Sky News)
➡ "I Cellanti 27.02.2022" (Vatican News)
➡ "Nel carcere di Opera le barche dei migranti diventano strumenti musicali" (Artribune)
➡ "Da Lampedusa a Milano: barconi dei migranti saranno violini grazie ai detenuti" (Vatican News)
➡ "Dal molo di Lampedusa al carcere di Opera, il violino fatto con il legno dei barconi dei migranti" (La Repubblica)
➡ "Da Lampedusa a Milano i barconi dei migranti diventeranno violini e croci" (L'Osservatore Romano)
➡ "Häftlinge bauen Geigen aus Migrantenbooten-Holz" (Kronen Zeitung)
➡ "Mailänder Gefängnis baut Instrumente aus Holz von Flüchtlingsbooten" (Evangelisch)
➡ " A "Radio di bordo" "il canto del legno" " (RAI)
➡ "Radio di Bordo" (RAI)
➡ "Da Lampedusa a Milano: il viaggio dei barconi che diventeranno i violini della nuova Orchestra del Mare" (La Repubblica)
➡ "Lampedusa. Il governo dona i barconi dei migranti, dal legno nasceranno croci e violini" (Avvenire)
➡ "L'Orchestra del Mare" (La Stampa)
➡ "Lampedusa. Guvernul italian donează bărcile migranților, din al căror lemn se vor naște cruci și viori" (Hot News)
➡ "Strumenti musicali dal legno dei barconi. La "metamorfosi" dei detenuti di Opera" (Il Giornale)
➡ "Italie: le pape bénit un violon fabriqué à partir d'épaves échouées à Lampedusa" (Le Figaro)
➡ "Il violino del Mare" (The Journal of Cultural Heritage Crime)
➡ "La sinfonía de las pateras" (Vida Nueva)
➡ "L'orchestra del mare" (Rai News)
➡ "Reclusos de Milán convierten en violines los restos de las pateras" (Alfa & Omega)
➡ Il violino dei poveri è una barca sfondata e un «miracolo» d'artigianato e arte (Avvenire)
➡ L'extraordinaire histoire des «violons de la mer» à Opera (RFI)
➡ Od olupina čamaca u Mediteranu prave muzičke instrumente (Al Jazeera)
➡ Il progetto “Metamorfosi” insignito della medaglia del Presidente Mattarella (Vatican News)
➡ Al progetto Metamofosi la medaglia del presidente Mattarella (ANSA)
➡ Il Violino del Mare: questo è il suono della libertà (Rassegna Stampa per Bambini)
IL PROGETTO
Metamorfosi
"Metamorfosi" è un progetto della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti in collaborazione con il Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria e l'Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli.
Il progetto è realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo, Fondazione Peppino Vismara, Fondazione della Comunità di Monza e Brianza Onlus, Fondazione Alberto e Franca Riva e Fondazione Santo Versace.
Di fronte alla tragedia che vede il Mar Mediterraneo come il più grande cimitero d’Europa, e di fronte al dramma a cui stiamo assistendo quotidianamente di milioni di persone in fuga dalla fame e dalla guerra, la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti ha voluto pensare ad un progetto culturale e di conoscenza a cui ha dato il nome di “Metamorfosi”, per comunicare, soprattutto alle nuove generazioni, questo dramma contemporaneo.
La proposta di porre lo sguardo su questi temi avviene attraverso non solo una metafora ma, appunto, una vera e propria “metamorfosi”: quella del legno delle barche dei migranti, trasportate dal molo Favarolo di Lampedusa al carcere di Opera, e trasformate dalle persone detenute in strumenti musicali e oggetti di carattere sacro, affinché tutti possano conoscere una realtà, quella dei migranti, che viene spesso rimossa, guardata con indifferenza o affrontata e raccontata in modo ideologico.
“Metamorfosi” perché questa mutazione del legno cambia anche chi la realizza, cioè le persone detenute assunte dalla nostra Cooperativa, e avvia un reale percorso di riscatto.
Il progetto risponde al bisogno di comunicare una cultura dell’accoglienza e della dignità umana attraverso l’arte. Gli strumenti musicali sono creati nel carcere di Opera, nel carcere di Secondigliano a Napoli e nel carcere di Monza.
Nel carcere di Rebibbia, invece, vengono costruite croci e rosari in collaborazione con persone rifugiate che lavorano in un locale messo a disposizione dalla Fabbrica della Basilica di San Pietro.
A coordinare il lavoro delle persone detenute per la costruzione dell’Orchestra del Mare sono esperti liutai: a Milano e a Monza Enrico Allorto e Carlo Chiesa con la sua equipe; a Napoli Vincenzo Romano.
Il progetto dell’Orchestra del Mare rappresenta il punto di arrivo di un lungo percorso all’interno del mondo carcerario, iniziato nel 2012 con la creazione del Laboratorio di Liuteria e Falegnameria nella Casa di Reclusione Milano-Opera.
Proprio in questo laboratorio è stato realizzato, nel 2021, il primo “Violino del Mare”.
Realizzato con le barche dei migranti di Lampedusa, ha ispirato il maestro Nicola Piovani nella scrittura di “Canto del legno”, una composizione eseguita per la prima volta, il 4 febbraio 2022, davanti al Santo Padre.
L'ORCHESTRA DEL MARE
L’Orchestra del Mare è composta da strumenti ad arco: violini, viole, violoncelli e contrabbassi, e da strumenti tipici della tradizione mediterranea, come chitarre, mandolini, mandole, mandoloncelli. Non è un’orchestra stabile ma è un “progetto di adesione”: gli strumenti vengono dati in prestito e suonati da differenti orchestre italiane e straniere che condividono i valori che il progetto porta con sé.
L’Orchestra del Mare cerca di dare voce, attraverso la musica e al di là di qualsiasi divisione politica, religiosa e sociale, il dramma di chi ogni giorno fugge dal proprio Paese a causa di guerre, miseria e persecuzioni.
Un progetto, inoltre, che pone al centro l’importanza cruciale dell’articolo 27 della Costituzione Italiana rispetto al tema della detenzione e della necessità che “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”.
L'ESORDIO DELL'ORCHESTRA DEL MARE
L’esordio dell’Orchestra del Mare è stato al Teatro alla Scala di Milano il 12 febbraio 2024.
Hanno partecipato al concerto, suonando gli “strumenti del mare”, i solisti Mario Brunello, Giovanni Sollima, Sergej Krylov, insieme ai musicisti dell’Accademia dell’Annunciata. La scenografia è stata realizzata da Mimmo Paladino, mentre lo scrittore Paolo Rumiz ha scritto per l’occasione un testo inedito: “La memoria del legno”, che ha introdotto il concerto.
UN VIAGGIO CHE CONTINUA
Dopo la serata alla Scala, il progetto “Metamorfosi” ha ricevuto il premio “Human Rights Orchestra”, il 23 maggio al Teatro KKL di Lucerna.
Il 9 luglio 2024, il Maestro Riccardo Muti ha diretto lo “Stabat Mater” di Giovanni Sollima, a Lampedusa, con gli “strumenti del mare”.
Quelle barche, che erano state trasportate da Lampedusa nel carcere di Opera per essere trasformate, sono tornate sull’isola come “Orchestra del Mare” con l’intenzione di comunicare, attraverso la musica, una cultura che ponesse al centro la dignità umana.
Il prossimo luglio 2025, sarà organizzato un concerto nel carcere di Sing Sing a New York. Una persona detenuta di questo carcere, che suona il violoncello, ha infatti saputo del progetto e ha scritto delle musiche per l’Orchestra del Mare. Il concerto, realizzato insieme all’associazione locale Musicambia, porrà al centro il dramma di tutti i migranti: da coloro che giungono a Lampedusa da tanti Paesi africani, a coloro che arrivano a Trieste fuggendo dalla Siria, a coloro che cercano di attraversare il Muro che separa il Messico dagli Stati Uniti.
Il progetto “Metamorfosi” ha ricevuto la Medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e l’Ambrogino d’oro dal Comune di Milano.
I ROSARI DEL MARE
In collaborazione con la Fondazione Santo Versace, la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti ha creato in sinergia con la Fabbrica della Basilica di San Pietro, un laboratorio dove donne rifugiate assemblano i “rosari del mare”, interamente composti con il legno delle barche dei migranti.
Le croci dei rosari vengono costruite nelle carceri di Monza e di Rebibbia, mentre con le chiglie delle barche vengono tratti i grani per i rosari.
Il primo “rosario del mare” è stato donato a Papa Francesco.
I “rosari del mare” portano con loro la storia di un’umanità che ogni giorno fugge e cerca la speranza.
IL DONO DEGLI STRUMENTI AGLI ARTISTI
La prima “chitarra del mare” costruita nel carcere di Secondigliano, è stata donata al cantautore Sting che, anche grazie al sostegno della Fondazione con il Sud, ha dedicato un concerto all’interno dell’Istituto penitenziario alle persone detenute e agli agenti della polizia penitenziaria.
Una seconda “chitarra del mare” è stata donata al cantautore Roberto Vecchioni, mentre una chitarra elettrica sarà donata entro il mese di gennaio 2025 a Vasco Rossi.
Anche alcuni strumenti realizzati nel carcere di Opera vengono donati a musicisti e compositori come Giovanni Sollima, per il quale le persone detenute hanno costruito un violoncello.
Giovanni Sollima scriverà, ispirandosi al “violoncello del mare” ricevuto in dono, e al progetto “Metamorfosi”, una composizione originale che sarà eseguita da tutta l’”Orchestra del Mare”.
IL PERCORSO IMMERSIVO PER GLI STUDENTI
“Metamorfosi” è un progetto anche di conoscenza.
Il percorso proposto alle scuole e alle Università si svolge nella Casa di Reclusione Milano-Opera, dove tre barconi sono stati posti all'interno del carcere formando quella che è stata chiamata la "Piazza del Silenzio". All'interno di questa piazza situata al centro del Carcere, i giovani possono partecipare ad una visita guidata, con la testimonianza di persone rifugiateche hanno vissuto personalmente il viaggio su quelle barche e si sono inserite in Italia sia a livello abitativo sia a livello lavorativo.
Questo confronto con le persone rifugiate e con le persone detenute permette ai giovani di superare pregiudizi e preconcetti, conoscendo personalmente e in modo diretto l'umanità che esiste in cacere e il dramma contemporaneo che vivono ogni giorno le persone migranti.
PROTOCOLLO D'INTESA TRA LA FONDAZIONE CASA DELLO SPIRITO E DELLE ARTI E IL MUSEO DEL VIOLINO DI CREMONA
È stato condiviso tra la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti e il Museo del Violino di Cremona, un protocollo di intesa nel quale uno dei violini prodotti nel carcere di Opera, è entrato nella collezione permanente del Museo del Violino e viene utilizzato presso l’Auditorium del Museo, soprattutto per momenti di natura didattica rivolti alle scuole. In queste occasioni, non solo “il Violino del Mare” viene suonato ma viene anche raccontata la sua storia attraverso il racconto delle guide e le immagini che ne testimoniano la storia.
Qui (link) è possibile leggere il comunicato stampa del 23 febbraio 2022.
Alcuni degli articoli che parlano del progetto "Metamorfosi":
➡ "Pope blesses violins made by Milan prisoners out of migrant boats" (The Times)
➡ "Progetto Metamorfosi: dal legno dei barconi a strumenti musicali in segno di speranza" (Aise)
➡ "Presos de Milán convierten barcazas de migrantes en violines" (La Jornada)
➡ "Pope blesses violin made from Mediterranean migrant boat" (Arab News)
➡ "Podcast: Radiogiornale Italiano ore 14.00 26.02.2022" (Vatican News)
➡ "Lampedusa, barche dei migranti diventano strumenti musicali" (Sky News)
➡ "I Cellanti 27.02.2022" (Vatican News)
➡ "Nel carcere di Opera le barche dei migranti diventano strumenti musicali" (Artribune)
➡ "Da Lampedusa a Milano: barconi dei migranti saranno violini grazie ai detenuti" (Vatican News)
➡ "Dal molo di Lampedusa al carcere di Opera, il violino fatto con il legno dei barconi dei migranti" (La Repubblica)
➡ "Da Lampedusa a Milano i barconi dei migranti diventeranno violini e croci" (L'Osservatore Romano)
➡ "Häftlinge bauen Geigen aus Migrantenbooten-Holz" (Kronen Zeitung)
➡ "Mailänder Gefängnis baut Instrumente aus Holz von Flüchtlingsbooten" (Evangelisch)
➡ " A "Radio di bordo" "il canto del legno" " (RAI)
➡ "Radio di Bordo" (RAI)
➡ "Da Lampedusa a Milano: il viaggio dei barconi che diventeranno i violini della nuova Orchestra del Mare" (La Repubblica)
➡ "Lampedusa. Il governo dona i barconi dei migranti, dal legno nasceranno croci e violini" (Avvenire)
➡ "L'Orchestra del Mare" (La Stampa)
➡ "Lampedusa. Guvernul italian donează bărcile migranților, din al căror lemn se vor naște cruci și viori" (Hot News)
➡ "Strumenti musicali dal legno dei barconi. La "metamorfosi" dei detenuti di Opera" (Il Giornale)
➡ "Italie: le pape bénit un violon fabriqué à partir d'épaves échouées à Lampedusa" (Le Figaro)
➡ "Il violino del Mare" (The Journal of Cultural Heritage Crime)
➡ "La sinfonía de las pateras" (Vida Nueva)
➡ "L'orchestra del mare" (Rai News)
➡ "Reclusos de Milán convierten en violines los restos de las pateras" (Alfa & Omega)
➡ Il violino dei poveri è una barca sfondata e un «miracolo» d'artigianato e arte (Avvenire)
➡ L'extraordinaire histoire des «violons de la mer» à Opera (RFI)
➡ Od olupina čamaca u Mediteranu prave muzičke instrumente (Al Jazeera)
➡ Il progetto “Metamorfosi” insignito della medaglia del Presidente Mattarella (Vatican News)
➡ Al progetto Metamofosi la medaglia del presidente Mattarella (ANSA)
➡ Il Violino del Mare: questo è il suono della libertà (Rassegna Stampa per Bambini)
Per sostenere il progetto "Metamorfosi" puoi donare tramite bonifico bancario, utilizzando i seguenti dati:
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Beneficiario: Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, Alzaia Naviglio Grande 44, Milano
Causale: "Metamorfosi"
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