Il progetto
La Piccola Orchestra dei Popoli
Un progetto dedicato a Marisa e Vittorio Baldoni
La Piccola Orchestra dei Popoli è un laboratorio artistico che riunisce musicisti di diverse nazionalità. È un’esperienza di convivenza possibile fra persone appartenenti a culture e religioni diverse, nata all’interno della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti.
La Piccola Orchestra dei Popoli si inserisce tra i progetti della Fondazione come esempio di testimonianza concreta della bellezza dell’ incontro con l’altro, attraverso l’armonia musicale.
Pur essendoci un nucleo storico di musicisti, la Piccola Orchestra dei Popoli è concepita non come un organico stabile, ma come una struttura aperta alla collaborazione con altri musicisti, a seconda della particolarità dei singoli progetti a cui dà vita la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti.
Il repertorio musicale, costituito da brani originali e tradizionali, unisce ritmi sudamericani e melodie indiane attraverso armonie del mediterraneo e sonorità balcaniche.
La Piccola Orchestra dei Popoli in concerto con il “Violino del Mare”
Si tratta di un concerto/spettacolo in cui la scena è occupata da una grande vela e allude all’unica “barca della vita” sulla quale ci troviamo tutti, e da un timone che gira a vuoto come una navigazione senza guida.
Lo sviluppo dello spettacolo, ispirato ai temi dell’Enciclica “Fratelli tutti” di Papa
Francesco, prevede brani musicali, danze, letture di testi e proiezioni video.
Un significativo momento dello spettacolo è dedicato al dramma dell’emigrazione con l’esecuzione di brani suonati con il Violino del Mare, costruito con i legni dei barconi dei migranti naufragati o approdati a Lampedusa (Scopri di più sul "Violino del Mare")
L’organico che compone la Piccola Orchestra dei Popoli
Renata Mezenov Sa - voce, chitarra (Cuba), Pietro Boscacci - violino (Italia), Sever “Persic” Iancu - fisarmonica, chitarra (Romania), Romeo Velluto - chitarra (Italia), Ashanka Sen - sitar (India), Alessandra Capone - arpa, voce (Italia), Raffaele Brancati - fiati (Italia), Arup Kanti Das – tabla, voce (India), Kal Dos Santos - percussioni (Brasile), Neslihan Yilmazel – voce, davul, danza (Turchia).
Direzione artistica: Ciro Menale.
La Rete delle Piccole Orchestre dei Popoli nasce all’interno della Piccola Orchestra dei Popoli. La prima iniziativa con cui si è voluto testimoniare il senso del progetto ha come titolo CANTO PROSSIMO.
Un’armonia delle diversità: sono state coinvolte 5 orchestre dei 5 continenti: SCUOLA DI MUSICA A NEBEK (Siria), ORCHESTRA LES ROSSIGNOLS A KANANGA (RD Congo), L’ORCHESTRA CAVI NEL QUARTIERE DI VILLA SOLDATI A BUENOS AIRES (Argentina), THE QUEEN OF PARADISE PROJECT (Papua Nuova Guinea) e in Italia, SANITANSAMBLE (Napoli), con l’obiettivo comune di creare un video con la lettura, ciascuno nella propria lingua, della Preghiera al Creatore che chiude l’Enciclica “Fratelli tutti” di Papa Francesco, sulle note di un’unica melodia.
La Piccola Orchestra dei Popoli entra nella Casa di reclusione di Milano-Opera con il progetto Metamorfosi
All’interno del progetto “Metamorfosi” è prevista un’azione curata dalla Piccola Orchestra dei Popoli rivolta alle scuole secondarie di secondo grado e si realizzerà all’interno della Casa di Reclusione Milano – Opera nella “Piazza del Silenzio”, dove sono stati posizionati 3 barconi provenienti da Lampedusa.
Quello a cui assisteranno gli studenti non sarà una rappresentazione teatrale, ma un racconto di conoscenza che nasce dall’incontro fra l’orchestra e i partecipanti.
L’argomento sarà l’immigrazione oggi, ma parlare di oggi significa parlare anzitutto di ieri, dell’emigrazione italiana del primo Novecento e di come la storia si ripeta con i suoi pregiudizi e i suoi luoghi comuni.
Sonorità mediterranee seguiranno la scena per creare atmosfere di luoghi lontani.
Scopri di più sul progetto Metamorfosi
Per contatti
Greta Corbella:
379 1255211,
casaspiritoarti@gmail.com
IL PROGETTO
La Piccola Orchestra dei Popoli
Un progetto dedicato a Marisa e Vittorio Baldoni
La Piccola Orchestra dei Popoli è un laboratorio artistico che riunisce musicisti di diverse nazionalità. È un’esperienza di convivenza possibile fra persone appartenenti a culture e religioni diverse, nata all’interno della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti.
La Piccola Orchestra dei Popoli si inserisce tra i progetti della Fondazione come esempio di testimonianza concreta della bellezza dell’ incontro con l’altro, attraverso l’armonia musicale.
Pur essendoci un nucleo storico di musicisti, la Piccola Orchestra dei Popoli è concepita non come un organico stabile, ma come una struttura aperta alla collaborazione con altri musicisti, a seconda della particolarità dei singoli progetti a cui dà vita la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti.
Il repertorio musicale, costituito da brani originali e tradizionali, unisce ritmi sudamericani e melodie indiane attraverso armonie del mediterraneo e sonorità balcaniche.
La Piccola Orchestra dei Popoli in concerto con il “Violino del Mare”
Si tratta di un concerto/spettacolo in cui la scena è occupata da una grande vela e allude all’unica “barca della vita” sulla quale ci troviamo tutti, e da un timone che gira a vuoto come una navigazione senza guida.
Lo sviluppo dello spettacolo, ispirato ai temi dell’Enciclica “Fratelli tutti” di Papa
Francesco, prevede brani musicali, danze, letture di testi e proiezioni video.
Un significativo momento dello spettacolo è dedicato al dramma dell’emigrazione con l’esecuzione di brani suonati con il Violino del Mare, costruito con i legni dei barconi dei migranti naufragati o approdati a Lampedusa (Scopri di più sul "Violino del Mare")
L’organico che compone la Piccola Orchestra dei Popoli
Renata Mezenov Sa - voce, chitarra (Cuba), Pietro Boscacci - violino (Italia), Sever “Persic” Iancu - fisarmonica, chitarra (Romania), Romeo Velluto - chitarra (Italia), Ashanka Sen - sitar (India), Alessandra Capone - arpa, voce (Italia), Raffaele Brancati - fiati (Italia), Arup Kanti Das – tabla, voce (India), Kal Dos Santos - percussioni (Brasile), Neslihan Yilmazel – voce, davul, danza (Turchia).
Direzione artistica: Ciro Menale.
L’opera, dal titolo “I Musicanti”, è stata donata dall’artista Domenica Regazzoni alla Fondazione. Un’opera che rappresenta con la sua poesia e la sua forza il senso del progetto della Piccola Orchestra dei Popoli.
La Rete delle Piccole Orchestre dei Popoli nasce all’interno della Piccola Orchestra dei Popoli. La prima iniziativa con cui si è voluto testimoniare il senso del progetto ha come titolo CANTO PROSSIMO.
Un’armonia delle diversità: sono state coinvolte 5 orchestre dei 5 continenti: SCUOLA DI MUSICA A NEBEK (Siria), ORCHESTRA LES ROSSIGNOLS A KANANGA (RD Congo), L’ORCHESTRA CAVI NEL QUARTIERE DI VILLA SOLDATI A BUENOS AIRES (Argentina), THE QUEEN OF PARADISE PROJECT (Papua Nuova Guinea) e in Italia, SANITANSAMBLE (Napoli), con l’obiettivo comune di creare un video con la lettura, ciascuno nella propria lingua, della Preghiera al Creatore che chiude l’Enciclica “Fratelli tutti” di Papa Francesco, sulle note di un’unica melodia.
La Piccola Orchestra dei Popoli entra nella Casa di reclusione di Milano-Opera con il progetto Metamorfosi
All’interno del progetto “Metamorfosi” è prevista un’azione curata dalla Piccola Orchestra dei Popoli rivolta alle scuole secondarie di secondo grado e si realizzerà all’interno della Casa di Reclusione Milano – Opera nella “Piazza del Silenzio”, dove sono stati posizionati 3 barconi provenienti da Lampedusa.
Quello a cui assisteranno gli studenti non sarà una rappresentazione teatrale, ma un racconto di conoscenza che nasce dall’incontro fra l’orchestra e i partecipanti.
L’argomento sarà l’immigrazione oggi, ma parlare di oggi significa parlare anzitutto di ieri, dell’emigrazione italiana del primo Novecento e di come la storia si ripeta con i suoi pregiudizi e i suoi luoghi comuni.
Sonorità mediterranee seguiranno la scena per creare atmosfere di luoghi lontani.
Scopri di più sul progetto Metamorfosi
Per contatti
Greta Corbella:
379 1255211,
casaspiritoarti@gmail.com
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Beneficiario: Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, Alzaia Naviglio Grande 44, Milano
Causale: "La Piccola Orchestra dei Popoli"
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